Veicolo universale della comunicazione scritta; iconografia stereotipata d’ogni angolo di mondo; nunzia d’un viaggio intrapreso, di un’invidiabile situazione del momento; oggetto prezioso o meno, in relazione alla distanza percorsa, al corredo di bolli, d’annulli, di testimonianze del suo viaggiare. Portavoce di sentimenti sinceri, appassionati, convenzionali; strumento d’ironia; frammento di un <giornale di bordo> che definisce d’un momento della nostra vita, inequivocabilmente comprovato dalla rotonda ufficialità di un timbro. Come oggetto in sé, raramente la cartolina riunisce i requisiti del manufatto d’arte. Eppure la velleità di tentare un salto di qualità nella direzione di “un pensiero d’arte”, è forte; taluni pittori lo hanno fatto, anche se l’alea del viaggiare, le percosse dei timbri, la ruvida manipolazione dei procaccia e l’insipienza dei destinatari hanno condannato molti <pezzi unici> al fatale dissolvimento. Allora ci proviamo noi fotografi! La chiamiamo <Mail Art FIAF>. Ce la scambiamo proprio con quel marchio, così ne prolunghiamo la vita, se poi ne facciamo oggetto di concorso e la impaginiamo in una mostra a confrontarsi con altre, creiamo una "scala di valori", base, come si sa, d’ogni collezionismo. Questo lo spirito con cui la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche, ha accolto l'iniziativa. Già da molti anni Roberto Zuccalà l'aveva lanciata e portata avanti nell'ambito fotoamatoriale: creando le premesse per un'originale forma di collezionismo mediante lo scambio tra i fotoamatori; promuovendo la produzione e la pubblicazione on line di "Mail Art a Tema" (Progetti).